17 mag 2015

QUI "GATTA CI COVA"

Forse non ci badiamo troppo ma viviamo come in un reality show. Non vi è nulla che facciamo che non sia visto e registrato. I nostri comportamenti sono costantemente monitorati, le nostre reazioni previste. Tutto ciò che diciamo con i telefonini e i computers può essere intercettato e diffuso.

Satelliti in orbita a cinquecento kilometri dal suolo riescono a vedere financo le targhe delle auto in circolazione. Droni, aerei spia senza pilota, silenziosamente sorvolano il territorio raccogliendo informazioni di ogno tipo. Radar militari e civili sono in grado di rivelare la presenza di oggetti in cielo e sul mare, di misurarne distanza, posizione e velocità. In Sicilia il governo americano sta costruendo un mega impianto radar con il quale controllare tutte le comunicazioni del medio oriente e del nord Africa.

Bell'apparato eh! Incredibile. Ma allora, ciò premesso, come è possibile accorgersi degli arrivi dei barconi di clandestini solo quando sono in prossimità delle nostre coste o quando sono in difficoltà? Sappiamo tutti che esistono le cosiddette "navi madri" che abbandonano i migranti su natanti di fortuna in prossimità delle nostre coste e che chiamano poi la guardia costiera per farli trasportare in Italia. E l'operazione è collaudata. Funziona perfettamente nonostante gli allarmi che arrivano dal paese.

Il sistema dunque, nelle sue varie sfaccettature, è perfettamente connaturato al  governo che.....non fa una piega. Anzi, fa di tutto per facilitarlo. Peraltro quando ci si è accorti che il fenomeno avrebbe potuto riguardare altri paesi europei l'EU e l'ONU hanno dato segnali di interessamento. Ma solo per ribadire che unicamente l'Italia è delegata ad accogliere questa massa di profughi.

Insomma, una marea di clandestini si riversa sulle nostre coste. A nulla servono i tentativi di identificarli e di capire chi sono e cosa fanno. Incontrollati si disperdono per le strade della penisola. Probabilmente ci sono anche cellule di integralisti islamici. E la cosa, alla luce delle minacce dell'Isis, è decisamente credibile. Ma perchè, al fine di arginare il problema o perlomeno di limitare l'afflusso di migranti, non è possibile utilizzare il nostro possente sistema informativo/spionistico per monitorare tecnologicamente i porti libici o altrimenti con il medesimo scopo servirsi di agenti segreti in loco che sicuramente non mancano?

Misteri italiani. L'unica cosa da fare per sapere il perchè non si proceda con azioni di contenimento del fenomeno è cercare la risposta alla nota domanda "cui prodest"? ovvero, a chi giova?

Certamente questo immondo traffico arricchisce molte persone. In Libia possiamo pensare agli scafisti, agli intermediatori, ai "passeurs" e ad esponenti dell'integralismo islamico. Ma da noi, in Italia, oltre  a quanto rivelato nell'ormai famoso "affair" di "mafia capitale" chi c'è? Cosa c'è? Comincio a sentire odore di bruciato. Qui "gatta ci cova".

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