9 apr 2015

SALVACONDOTTO PER IL MEDIOEVO

C'è qualcosa che non riesco a inquadrare con precisione. L'avanzata dello Stato Islamico e i concetti di vita e di società che propone non solo ricordano la follia e la mostruosità dei fanatismi nazisti e comunisti del secolo scorso ma sembrano uscire dai testi di storia medioevale. Ripresentano  atmosfere e situazioni proprie dei cosiddetti "secoli bui": l'età di mezzo tra una civiltà ormai scomparsa ed una ancora in embrione. Ripropongono, ai nostri gorni, il Medioevo.

Anche a quei tempi era era in atto la penetrazione in Europa delle armate musulmane poi fermata ad occidente da Casrlo Maretello nella terribile battaglia di Poitiers del 732 e ad oriente da Leone III nell'assedio di Costantinopoli del 718. Ugualmente  oggi assistiamo all'avanzata dell'ISIS verso il mondo occidentale e ai preparativi militari per contrastarla. Ci sarà una nuova Poitiers? Una nuova Costantinopoli? Vedremo. Ma ci sono altre cose, altre similitudini. 

Intorno al 1300 imperversò prima in Europa, poi in Asia e nel vicino Oriente una grave epidemia di peste (Peste Nera) che provocò la morte perlomeno di un terzo dell'intera popolazione. Similmente è notizia recente come in Gran Bretagna sia stato individuato un nuovo super-batterio mortale che si accinge a passare la Manica e ad infettare l'intera l'Eeuropa. E' resistente a tutti gli antibiotici e, fino a quando non troveremo il vaccino adatto, è incurabile.

Abbiamo tutti studiato come vivevano i nostri antenati medioevali, abbiamo ammirato i  loro quadri, abbiamo letto i loro libri. Di loro testimoniano le "opere pubbliche" dell'epoca: imponenti castelli, maestose cattedrali, chiese preziose. Ma ai piedi di queste meraviglie vivevano gli uomini che con dedizione, sacrifici e fatica le avevano costruite. Vivevano miseramente, ai limiti della sopravvivenza, in agglomerati fatti di povere capanne di legno. Vivevano in povertà, senza servizi, senza istruzione, stremati dalle malattie.  Il paragone con certe realtà di oggi è presto fatto. Favelas, bidonville, baraccopoli e tutto ciò che ne consegue circondano progressivamente le nostre città. D'altro canto edifichiamo gigantesche opere di edilizia come viadotti, ponti, grattacieli, grandi dighe, mega infrastrutture. Costruzioni ridondanti, forse eccessive per le esigenze della società contemporanea ma che sicuramente rimarranno nel tempo come attestato del medioevo del terzo millennio.

Oggi ci possiamo considerare cittadini europei e abitiamo un'Europa sulla via della più completa unificazione politica, economica e militare. Ma la prima intuizione dell'Europa si manifestò proprio nel medioevo quando Carlo Magno riunì i popoli occidentali in un'unica grande nazione: il Sacro Romano Impero. Realtà poi superata col suo frantumarsi  in un'infinità di regni, principati, contee, baronie, casati che diedero origine gli attuali stati sovrani.  

Corsi e ricorsi storici. Fantasmi di un'epoca che non ha mai chiuso i conti con la storia. Tanti piccoli e meno piccoli segnali che ci stanno ad indicare come potrebbero prendere nuova forma e sostanza. E allora, benvenuti nel medioevo prossimo venturo.

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