25 set 2015

L'ULTIMO TRENO

Fiiiiiiii, signori si scende! Siamo arrivati a destinazione, la corsa è finita e questa è l'ultima fermata. Il treno ITALIA è arrivato dove doveva, dove i suoi passeggeri, chi incosciamente e chi ben consapevolmente, da lungo tempo sapevano.

Il luogo nel quale ci siamo fermati definitivamente ha un nome ben preciso: RECESSIONE e viene dopo le precedenti stazioni che si chiamavano INFLAZIONE, STAGNAZIONE, DECLINO, CORRUZIONE, ecc. ecc. Il viaggio è stato lungo, è durato addirittura alcuni decenni e se ben ricordo le stazioni di partenza si chiamavano BOOM ECONOMICO, SVILUPPO, CONSUMISMO, BENESSERE  ed altre ancora di cui nessuno ricorda più il nome.

Però quest'ultima stazione, debbo dire, ha un suo fascino particolare, è piena di mistero, come se tutti i passeggeri, scesi dal treno con i loro bagagli, aspettassero immobili il verificarsi di un evento arcano, di cui non si deve parlare pubblicamente, perché riservato agli iniziati.


E' un tempo sospeso in cui ciascuno aspetta, non agisce, rimanda qualsiasi decisione, non partecipa, insomma non fa nulla, vegeta perchè ha paura e questa aspettativa trasforma gli istanti in eterno e il peggio nel peggio è il presentimento del peggio.

Ma adesso non dobbiamo  più aspettare  perché siamo a corto di speranza e perchè siamo in prima linea, in attesa della dichiarazione di morte presunta. Non dobbiamo più aspettare e non vogliamo farlo perchè nell’attesa i mostri prendono forma e si ingigantiscono, mangiando le ore che ci rimangono per crescere e divorarci.

Se questa è, e purtroppo lo è, la situazione, occorre presumibilmente prevedere che anche qui appaia un grande capo, che va al fronte, non per difenderci ma solo per proteggere se stesso e i suoi interessi, senza chiedere il permesso a nessuno......

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