27 ott 2015

LO ZIBALDONE - OTTOBRE 2015


SINDACATURA ROMANA
Si, anzi forse oppure no - "Cari Romani, mi sono dimesso". Non conta, manca l'atto formale. Va be, lo farò lunedì. Anzi, è meglio oggi. Però, forse potrei ripensarci. Ho ancora venti giorni! E poi, con le prossime elezioni......... Ignazio, che strazio!
Mobilitati i "mariners" - Ignà nun ce lassà.....Marino resisti ..... Ignazio non mollare.....grazie Marino.....noi con Marino mai col padrino.....Marino Roma è con te.....Anvedi questi!
Fantascienza story - Il sindaco highlander  ritira le dimissioni. Nella Capitale lo sconcerto dilaga, "Nun sapemo se ride o piagne"
La vendetta - La magistratura inserisce il sindaco tra gli  indagati per peculato nell'inchiesta su "mafia capitale". Ah, ma allora ha rubbato!
La congiura - Marino resiste ma alla fine viene dimissionato d'ufficio. Congiurati i 26 consiglieri. In Campidoglio lo scranno del primo cittadino è vuoto. Nun se ne poteva più.....
La fine - Un prefetto della Repubblica sale le scale del Campidoglio. Indossa la fascia tricolore. Boni che  ce l'hanno mannato da Milano.....
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Grazie Renzi!
La legge di stabilità appena varata dal governo ha fissato la soglia di tremila euro per i pagamenti in contanti. Come al solito questo provvedimento è fumo negli occhi per la pubblica opinione. Come al solito cerca  di colpevolizzare i  smplici cittadini  mentre non da rilievo alla vera evasione fiscale che non è certo quella del piccolo esercente,  del professionista, dell'idraulico o del barista sotto casa. La vera evasione è quella della Fiat, delle case farmaceutiche, delle multinazionali, degli operatori finanziari, ovvero di tutte quelle grandi aziende che pur facendo profitti in Italia figurano con la sede legale nei paradisi fiscali europei ed extraeuropei. Questa misura inoltre favorirà i corrotti e  i corruttori che infestano tutte le amministrazioni pubbliche e provocherà nei prossimi anni un consistente aumento della evasione e della elusione fiscale a danno dei cittadini onesti. 
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Tre caravelle tre
Come Colombo ci stiamo per lasciare alle spalle un mondo conosciuto e ci dirigiamo verso l'ignoto. La meta non è chiara. Il livello di insicurezza sociale, la mancanza di fiducia nei governi, l'ansia per il domani ci dicono che questo vecchio mondo non è più a misura dei suoi abitanti. Siamo partiti per un nuovo mondo e all'orizzonte vediamo solo una distesa di acqua. La traversata sarà lunga e siamo tutti lì, in attesa che il nocchiero urli.....terra! 
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Le mille e una notte
E' una storia antica. Oggi basta sostituire la protagonista con il nostro giovane e rampante premier, l'irato sovrano con la gente incazzata, le fantasie di Sherazade con le riforme renziane ed ecco che abbiamo una moderna versione di "Le mille e una notte". Pardòn, mi sbaglio di....."le mille e una riforma" !
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Gabbiani
Cammino per il lungomare. I pensieri si annullano nella liquida enormità. Guardo l'orizzonte: è calma piatta, perfetto equilibrio tra cielo e mare. Il silenzio si fa sentire. Gabbiani maleducati svolazzano qua e la starnazzando. Se avessi un fucile li abbatterei uno ad uno senza pietà. Predoni del cielo, falsi, prepotenti e vigliacchi. Si nutrono di rifiuti e attaccano gli uccelli più deboli per divorarli. Mangiano le loro uova e scappano non appena arriva un animale più grosso. Li disprezzo.
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Il cane di Peter
Ho un amico che si chiama Peter e che possiede un bel cane. Di razza, un magnifico animale. Un giorno noto il cane che scodinzola allegro e contento tra le gambe del suo padrone.  Lo guardava felice e riconoscente perchè aveva avuto in regalo un succulento osso da rosicchiare. Ma, poveraccio, pensavo, in fondo è un cane e non può certo immaginare che il suo padrone si è già mangiato l'intera bistecca. Certe  volte, guarda caso, sembra proprio.....umano. 
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Misteri della vita
Chissà mai perchè un operaio che ha passato la vita a sacramentare sulla catena di montaggio per il cottimo, per gli straordinari, per l'orario di lavoro, per i capisquadra rompicoglioni non appena andato in pensione sente l'impellente necessità del solito "ti ricordi che bei tempi, quante belle giornate abbiamo passato in fabbrica....." 
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Marrakech
Che bello "sciabattare" tra i banchi ed i banchetti degli improvvisati mercatini all'aperto. Qualsiasi cosa è in vendita purchè rigorosamente inutile. Caotici e vocianti suk nostrani danno veramente l'idea di come tutto il mondo sia finito lì. Il "made in china" va per la maggiore. I venditori sono in gran parte arabi e i loro aiutanti di pelle nerissima. Si parla arabo, inglese e qualche dialetto africano. Mi sento straniero in patria. Forse qualcuno mi ha fatto arrivare senza che me ne accorgessi a Marrakech. 

VACCATE A GOGO'

Basta fare i fighetti.  Cercare con un tweet o con qualche post su Facebook l'applauso individuale non basta più. Ormai il ciarpame e le cialtronerie veicolate dal web  hanno raggiunto e superato quella linea rossa che sta ad indicare il limite della decenza e soprattutto della sopportabilità. Ormai l'informazione telematica è diventata un futile esercizio di retorica, vuota di sostanza ma piena di pattume politico.

Tutta questa paccottaglia che quotidianamente ci viene propinata dalla rete in dosi massicce  travisa la  realtà, deride ed insulta chi desidera una informazione seria e priva di faziosità. Ci troviamo davanti al fenomeno dell'accattonaggio mediatico quotidiano compiuto dai guru di internet per catturare quegli idioti che prendono per oro colato ciò che tali personaggi dicono e scrivono.

La narrazione informatica, lo sappiamo tutti, puzza da fare schifo e le vaccate “creative” da salone di barbiere di periferia che ci somministra sono all'ordine del giorno. Plateali menzogne e contraddizioni si ammucchiano una sull'altra. Manca un difesa comune. E' assente un intelligente contraddittorio che costituisca un argine a questo abominio mediatico.

I più importanti siti web postano nella rete una grande e collettiva presa per il culo. Sono in pratica diventati discariche di liquami ideologici dove trionfa il familismo politico e la convenienza personale. Rincoglionire un paese parlando sempre delle stesse cose, delle malefatte della casta e dei suoi guai giudiziari, dei vari delitti, dei quiz, delle veline, degli amici, dei tronisti, è diventata una consuetudine  per i cosiddetti webwriters. E la gente non ne può più, ha la nausea per tutta questa mondezza mediatica nella quale, suo malgrado, è costretta a sguazzare.

La rete è diventata un mezzo di propaganda massificata che abbassa coscientemente la consapevolezza della gente ad un livello di rimbecillimento generale. E' una fase degenerativa dell'informazione che  oggi ha raggiunto il suo apice.

E noi, utenti? Per quanto ci riguarda dovremmo perlomeno tentare una qualche difesa e   cercare di acquisire la capacità necessaria a distinguere la verità dalle cazzate mediatiche. Dovremmo  veramente cercare di capire capire cosa ci stia capitando,  in quale direzione stiamo andando, quale futuro stanno cercando di celebrare i sacerdoti di questa messa cantata, Per noi e per quelli che verranno.

LA CHIAMEREMO TANGENTOCRAZIA


Vergogna, gridano i cittadini  e nessuno li ascolta.  Vergogna, e la parola  non viene nemmeno presa in considerazione. I potenti fanno orecchie da mercante e nulla scalfisce le loro convinzioni. Continuano, nella granitica certezza del "tanto facciamo quello che ci pare".  Non si sentono italiani anche se, purtroppo, lo sono. Non ascoltano  le indicazioni provenienti  della gente che rappresentano.  Sono sordi e ciechi. Alieni che si ritrovano a vivere in un contesto sociale estraneo. 

La politica dovrebbe essere al servizio del cittadino. Ma non è così. E' diventata un'attività auto referente che non si interessa più di regolare gli aspetti della vita e del benessere delle persone. Si occupa di tutelare il proprio apparato partitocratico, di garantire gli interessi dei suoi esponenti, di salvaguardare la casta dalle manifestazioni del pubblico disdegno.

La gestione dell'immigrazione illegale è un esempio di questo tipo di politica. Contrariamente a quanto pensa la gente il governo continua ad ammassare clandestini nei già tartassati comuni italiani, considerati  contenitori  senza fondo (e senza fondi) di rifugiati. E non certo nell'interesse dei cittadini che vedono calpestati i propri diritti ma nell'interesse della casta decisa (mafia capitale insegna) a mettere le mani sui finanziamenti europei e sul business che rappresenta questo mercato degli schiavi . 

Altro esempio  è la TAV Torino Lione. Un'opera faraonica di nessuna utilità e di costi altissimi. Un'opera che gli abitanti non hanno mai voluto e che hanno contrastato con ogni mezzo. Un'opera che i migliori esperti mondiali hanno giudicato un a follia e tra l'altro altamente nociva per l'ambiente. Un'opera  senza vantaggi pratici ma dietro la quale si intravede un vorticoso giro di tangenti. Tangenti, interessi privati più o meno leciti: i veri ispiratori del progetto.

Si potrebbe proseguire a lungo con esempi simili. Una cosa però va detta. Questo è un sistema di governo che con la democrazia ha poco a che fare. L'imposizione autocratica di iniziative che coinvolgono tutti ma nelle quali i "tutti" non possono metterci bocca di per se non può reggere. La rappresentazione plastica di questa situazione si vede nello stesso parlamento della repubblica. Lì il governo della nazione, espressione della maggioranza, fa ciò che vuole  senza che l'opposizione possa minimamente influire. E meno male che amiamo definirci una democrazia avanzata. Forse dobbiamo ripensarci sopra e scegliere un nome più rispondente alla realtà. Mi viene un'idea. E se provassimo a chiamarla tangentocrazia?