12 lug 2015

OCCHIO, CONTROCCHIO, CREPA MALOCCHIO.


Ci sono due modi per guardare il volto di una persona. Uno, è guardare gli occhi come parte del volto, l’altro, è guardare gli occhi e basta… come se fossero il volto.

A volte mi capita di incrociare lo sguardo con qualche sconosciuto  e di trarne un'immediata sensazione di disagio, di pericolo imminente. Penso allora che mi ha guardato male, che mi ha guardato con uno sguardo pieno di cattiveria o magari con l'occhio dell'invidia. Mi vengono così in mente certe convinzioni popolari sulla capacità  posseduta da  talune persone di lanciare il male dagli occhi, di maledire attraverso gli occhi o comunque di possedere uno sguardo che ferisce, che provoca malasorte.

Insomma il malocchio. C’è chi ci crede e chi no. Fatto sta che invidia, gelosia, rabbia fanno si che forze negative possano spostarsi da un individuo a un altro. Ma ci sono altre negatività che possono capitare senza motivo apparente e una di queste è la jella, la sfortuna, la sfiga. E tanto per capire di cosa parlo ecco un classico esempio di sfiga conclamata: “Quando scoprì di avere un cancro gli venne l’infarto. Morì in un incidente mentre lo portavano in ospedale dove, peraltro, c’era lo sciopero dei medici”.

A volte sembra proprio che il mondo intero ce l’abbia con noi e in questo caso c’è un influsso negativo che modifica la casualità che si riscontra negli eventi umani. Ad esempio, in un normale contesto di traffico urbano,  su sei semafori consecutivi è molto probabile che ne incontriamo tre rossi e tre verdi mentre se li incontriamo tutti rossi è evidente che una certa dose di sfortuna si manifesta nei nostri confronti. Non c’è una spiegazione razionale a fenomeni come questo salvo l’aver incontrato un così detto “menagramo” ovvero  un individuo la cui mera presenza è sufficiente a catalizzare la sorte avversa non verso se stesso ma esclusivamente sul suo prossimo.

Non rimane che riconoscere come tra il “malocchio” e la “sfortuna” esista il classico rapporto che unisce causa ad effetto. Se qualcosa va male questo rientra nell’ordine naturale degli accadimenti ma se tutto, proprio tutto, va continuamente male allora vuol dire che c’è qualcosaltro. C’è un’influsso negativo che tende a modificare la casualità degli eventi a totale nostro sfavore. D’altro canto si sa che la legge di causa ed effetto riguarda il funzionamento di tutti i fenomeni sociali. Pensieri, parole e azioni positve creano  effetti benefici mentre pensieri, parole e azioni negative conducono a conseguenze sfavorevoli.

Ma come capire se energie malevoli ci hanno colpito e soprattutto cosa possiamo fare per cercare di contenere questi fenomeni o perlomeno di contrastarli ? Beh, se appena iniziata la giornata  ci capita che l‘acqua della doccia sia fredda che quando ci annodiamo  la cravatta cade un bottone della camicia, che quando prendiamo in mano la valigetta 24 ore la maniglia si stacca allora dobbiamo aspettarci una giornata di quelle storte. E’ iniziata una giornata sotto influssi negativi. Una giornata  che con tutta probabilità continuerà così come è iniziata.

E allora ? Rassegnamoci, non c'è niente da fare. A meno che non si entri nel campo della superstizione, cosa di cui non credo sia i caso di parlare. Se proprio ci tenete proviamo con qualche antica formula scaramantica tipo "Occhio, controcchio, crepa malocchio !" E che il cielo ci assista.

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