14 set 2015

VACCATE A GOGO'

Basta fare i fighetti: cercare l'applauso individuale con un tweet o su Facebook non basta più. Se falliamo saremo travolti tutti insieme e con noi l'Italia. (Lo ha detto Enrico Letta, attuale presidente del consiglio dei ministri). Ormai il ciarpame e le cialtronerie veicolate dai media nazionali, spesso e sovente dediti ad una qualsiasi retorica vuota di sostanza ma piena di pattume politico, hanno raggiunto e superato quella linea rossa che sta ad indicare il limite della decenza e soprattutto della sopportabilità.


Tutto questo ciarpame che quotidianamente ci viene propinato in dosi massicce oltre a speculare sulla realtà, deride ed insulta chi onestamente desidera una informazione seria e priva di faziosità senza senso. Ad esempio il ciarpame mediatico sollevato sulla questione della scadenza dell'incarico parlamentare del "cavaliere", oltre a presentare una realtà distorta e completamente capovolta, non attiene ne ai fatti ne ad una corretta presa d'atto delle vicende che l'hanno causata, come dovrebbe essere in un paese civile, ma su un urlacchiamento di becera politica, ben orchestrato e a orologeria, come se fossimo ( e forse lo siamo) nel bel mezzo di una campagna elettorale. Ci troviamo davanti al fenomeno dell'accattonaggio mediatico quotidiano compiuto dai guru dell'informazione per catturare quegli idioti che prendono per oro colato ciò che dicono e scrivono.


L'informazione “ufficiale”, lo sappiamo tutti, puzza da fare schifo e le vaccate “creative” da salone di barbiere di periferia che ci somministra sono all'ordine del giorno mentre plateali menzogne e contraddizioni si ammucchiano una sull'altra, mentre manca un fronte comune, mentre è assente un intelligente sfondo contraddittorio che costituisca un argine a questa vergogna.

Le grandi testate mediatiche raccontano una grande e collettiva presa per il culo e sono in pratica diventate discariche di liquami ideologici dove trionfa il familismo politico e la convenienza personale. Rincoglionire un paese parlando sempre delle stesse cose, delle malefatte del "cavaliere" e dei suoi guai giudiziari, dei vari delitti, dei quiz, delle veline, degli amici, dei tronisti, è diventata una consuetudine per la maggioranza del paese, una maggioranza che ha la nausea per tutta questa mondezza mediatica.

La TV e i mezzi di propaganda massificata abbassano coscientemente la consapevolezza della gente ad un livello di rimbecillimento generale. In questo momento dovremmo essere in grado di coinvolgere in modo consapevole noi stessi per tentare di acquisire la capacità di distinguere la verità dalle cazzate mediatiche affinchè, nella attuale fase degenerativa che forse ha raggiunto il suo apice, si possa veramente capire cosa stia capitando al paese e se il governo riuscirà effettivamente a riportare, alla fine, risultati concreti che influiscano sulla crisi e in special modo sui portafogli dei cittadini.


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