11 mag 2015

ESTATISSIMA 2015

"Un perfetto giorno d’estate è quando il sole splende, il vento soffia, gli uccelli cantano, e il tagliaerba è rotto." (James Dent)

Estate, estatissima 2015 sei arrivata. A dir la verità alquanto prima del solito però alla grande. Caldo, cielo limpido, sole spaccapietre, sabbia rovente, mare calmo, brezza leggera. Così, complice qualche grado sopra la media stagionale, il grande circo turistico e vacanziero ha aperto i battenti e  tutti, uomini donne, bambini , nonni e nonne, parenti vari, hanno dato l'incipit al grande spettacolo.

Bando alle angosce, alle difficoltà esistenziali, e -  mano al portafoglio - diamo fondo  a quel che rimane della finanza familiare. Ora non si scherza, si da il via al più significativo rito consumistico dell'anno. La tanto attesa stagione ci fornisce la motivazione ideale per mettere al bando l'avarizia e, adeguatamente indottrinati da mamma TV, ci troviamo psicologicamente predisposti  a spendere e spandere senza ritegno.

Che bello "sciabattare" tra i banchi e i banchetti degli improvvisati mercati estivi dove qualsiasi cosa è in vendita purchè rigorosamente inutile. Caotici e vocianti suk nostrani danno veramente l'idea di come tutto il mnondo sia finito lì. Il "made in china" va per la maggiore, i venditori sono in gran parte arabi, i loro aiutanti di pelle nerissima. Si parla arabo, inglese e qualche dialetto africano. Mi sento straniero in patria. Forse qualcuno mi ha fatto arrivare, senza che me ne accorgessi, a Marrakech. Però, se non andate troppo per il sottile, è il luogo adatto per trovare orologi Rolex a 30 euro, borse Vuitton a 15 euro, e, senza problemi, tutte le più grandi marche del mondo scrupolosamente taroccate.  

Di una cosa però si sente la mancanza: i cosiddetti tanto altrove famigerati "scontrini di cassa". Tutto passa di mano in mano velocemente e senza inutili complicazioni. I vigli urbani, quando capitano, passano incuranti tra l'uno e l'altro banco come se fossero impegnati in una tranquilla passeggiata mattutina. Giammai pensano che rientrerebbe nei loro doveri effettuare i dovuti controlli.

Sulle spiagge invece è tutta un'altra musica. E' una trasmigrazione continua, un carovana ininterrotta di venditori itineranti. Uomini e donne di colore arrivati con i barconi provenienti dalla Libia che tentano di rimediare qualche euro rifilando immonda pacottaglia per conto di non meglio identificate centrali di smistamento italiane. Clandestini, profughi con o senza permesso di soggiorno che battono assiduamente ad ogni ora del giorno il litorale vendendo di tutto e di più al miglior pezzo si possa ottenere. E i bagnini, i vigili, la capitaneria di porto, i carabinieri chiudono un occhio. Anzi (si sa siamo in Italia) li chiudono tutti e due.

Insomma, questa calda estate e che si preannuncia caldissima, è partita all'insegna della vendita "tout court" Si vende. Si vende qualsiasi cosa a qualsiasi ora, in qualsiasi giorno sia festivo o festività comandata. I polli da spennare ovviamente sono i vacanzieri, veri gonzi che si lasciano abbindolare da astutissimi negozianti pronti a decantare la loro mercanzia. 

Ristoranti, chioschi, bar, gelaterie, pub, discoteche e locali di ogni tipo sono pronti e ben oliati. Aspettano solo te.

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