25 dic 2015

LO ZIBALDONE - DICEMBRE 2015

Sono arrivate le feste


e anche per quest'anno la stupidità umana si manifesterà appieno. Gli stipendi, le pensioni evaporeranno ad inseguire una falsa opulenza. L'equilibrio metabolico sarà messo a dura prova da cibi ipercolesterolici. Passeremo ore al volante aggirandoci in un orrido e caotico traffico. Respireremo a pieni polmoni polveri sottili e idrocarburi. Ospiteremo lontani parenti rendendo la casa un campo profughi. Cosa penserebbe un alieno, improvvisamente tra noi? Senza dubbio che siamo pazzi. Che siamo  degli autolesionisti. E' Natale e tra poco Capodanno. Festeggiare è d'obbligo. E magari, dopo uno squallido cenone, fare anche un bel "trenino" al ritmo del samba. "Brigitte bardò, bardòòòòòò....."

Stuxnet. Uno dei dispositivi offensivi più pericolosi al mondo. 
Un virus informatico che sfrutta le falle del software nemico distruggendo computer, sistemi informativi, reti e infrastrutture fisiche. Negli USA i settori più all'avanguardia dell'esercito e il Pentagono sono già in llarme. Tutte le forze di sicurezza informatiche sono state allertate e si studiano nuove strategie difensive. Un attacco cybernetico può essere lanciato istantaneamente da qualsiasi parte del mondo e, se  portato ai sistemi finanziari e di comunicazione,  può creare danni irreversibili all'intera economia nazionale. Stuxnet rappresenta un pounto di svolta nella filosofia militare che non può non tener conto delle sue capacità offensive. Oggi qualsiasi contrasto tra nazioni può trovare risoluzione nel cyberspazio. Con stuxnet internet è diventato un luogo molto più pericoloso. Con stuxnet qualsiasi sistema computerizzato sulla terra può essere fermato o modificato.

Incontri ravvicinati
La mattinata è quella giusta. Prendo la bici, salto in sella e pedalo. La pineta è un luogo magico. Non c'è nessuno.  Silenzio, odore di erba bagnata, starnazzare di volatili e tracce di cavalli. Pedalo in fuoristrada.  Il terreno è compatto con radici affioranti e sottobosco impegnativo. Il sistema cambi, ammortizzatori, freni mi assiste bene. Si sente il fruscio della catena che gira. Un randagio, magro e pidocchioso, mi affianca e per un tratto mi degna della sua compagnia. Mi guarda con occhi tristi.  Che buffo, penso, ha l'espressione di un pensionato INPS con la "minima".  Decido di tornare. Il pensiocane prosegue per i cazzi suoi. La mattinata è finita. 

Così è se vi pare
Per gli altri le regole, per noi le deroghe. E' il doppio standard comportamentale, la manipolazione degli individui. Si da più importanza all'apparire che all'essere mentre si elargisce speranza e si toglie sostanza. Il raggiungimento del paradiso da morti dopo una vita da inferno non è convincimento di tutti. Per molti vale la logica del paradiso subito ed eventualmente l'inferno poi. In questo inganno perenne una società migliore sarà sempre situata in un lontano futuro mentre la peggiore realtà si realizzerà sin da subito. E' una delle tante strategie che la mafia di sistema impone al popolo. La logica “della speranza”.

LA SCOMPARSA DEL LAVORO

Un fenomeno inarrestabile che i politici minimizzano

La società agricola
Il progressivo declino della forza lavoro globale è un fenomeno antico, connaturato all'evoluzione della società per cui  più il progresso avanza meno lavoratori servono. La vecchia società agricola era fondata sulla famiglia patriarcale dove ogni componente aveva una funzione e dove maggiore era il numero di braccia impiegate più grande era la ricchezza prodotta.

Le rivoluzioni industriali
In questo quadro irrompe la prima rivoluzione industriale che provoca un massiccio spostamento di lavoratori dai campi alle fabbriche. Nascono i colletti blu e le famiglie monoreddito con evidente restrizione della base occupazionale. Nella seconda rivoluzione industriale l'automazione prende il posto dell'uomo e molti lavoratori lasciano le fabbriche per spostarsi nel terziario adottando il computer come strumento di lavoro. Ma ciò presuppone il possesso di un adeguato know-how e non tutti ce la fanno. Il numero dei disoccupati cresce. Oggi siamo nel mezzo di una terza rivoluzione industriale e l'incredibile progressione nella potenza degli attuali computers pone in esubero un crescente numero di manodopera.

Traguardo disoccupazionale
Le masse di lavoratori che escono dal terziario entrano a far parte del mondo della disoccupazione mentre per coloro che cercano il primo impiego non ci sono più speranze. Il lavoro diventa introvabile, diventa una lontana chimera. La situazione sembra davvero critica e il malcontento sta per esplodere per chi viene emarginato dalla società, per chi non è più in grado di procurarsi i mezzi della sopravvivenza.

Il lavoro ò morto, viva il lavoro!
Ma non è vero che il lavoro è scomparso, è scomparsa la sua retribuzione. E' una riflessione inquietante ma ovunque si volga lo sguardo si assiste ad un pressante bisogno di manodopera per la quale il pensiero unico universale, ovvero l’ideologia neoliberista, non prevede di stanziare risorse economiche. Risorse che si preferisce distribuire non più secondo i bisogni dlla gente ma tra una ristretta schiera di privilegiati. Sta per sorgere una nuova organizzazione sociale caratterizzata dalla scomparsa del lavoro inteso come fattore della produzione.

Dove stiamo andando
Dunque il rimedio a tale situazione e la soppressione delle aree di sofferenza che si sono così venute a creare passa obbligatoriamente attraverso una misura ormai ampiamente discussa: il reddito garantito per tutti. Con il reddito di cittadinanza sarebbe tutto risolto perchè lavoreremmo gratis, come già fanno adesso i volontari. Il da fare non manca e una organizzazione di questo tipo, sicura, efficiente, pulita, non farebbe  paura a nessuno. E' una società  ancora da costruire ma potrebbe essere la naturale evoluzione della società attuale. Non un mondo perfetto, ma di sicuro un mondo migliore di questo.

I PRESTIGIOSI PREMI L.M.V.

Premio: L.M.V. 1/15
Nazionalità:  Italiana
Assegnato a: "Ex aequo" Banca Etruria, Banca Marche, Cassa di risparmio di Ferrara, Cassa di risparmio di Chieti
In data: 12/12/2015
Motivazione: Per l'ingegnosa truffa fatta ai clienti e denominata "il raggiro delle subordinate" nella quale i sunnominati enti hanno dato prova di grandi capacità e preparazione. Fulgido esempio per tutti coloro che volessero dar seguito a tale promettente iniziativa.
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